Un sogno una sera

Ho fatto un sogno, una sera, tra i campi, percorrendo un sentiero che mi portava verso casa; non sapevo dove mi trovavo, il sogno era confuso dai ricordi della giornata, poi il paesaggio mi ha abbracciata ed il tiepido sole che colorava un campo mi ha rapita; rasserenata, ho iniziato a riposare.

Un campo una sera / dipinto acrilico su legno / 7,5×7,5 cm circa

Questo è un sogno ad occhi aperti che mi ha fatto fare Giovanni con una sua fotografia. Volete vederla? Cliccate QUI. Poi tornate a finire di leggere questo post, mi raccomando! fatto? Bentornati. Adesso vi invito a scoprire la precedente volta in cui questo amico mi ha ispirata, cliccate QUI e poi tornate! Ultima digressione, promesso.

Questa è una delle volte in cui “rubare” ispirazioni da uno scatto altrui mi ha dato le sensazioni più strane, mi sono sentita quasi invadente, perché m’è parso di cogliere ben più di uno spunto estetico: un’atmosfera, una sensazione, un frammento prezioso e personale, nonostante non sia mostrato o descritto nulla di privato o anche solo confidenziale.

Prima di iniziare il mio sogno ho immaginato Giovanni soffermarsi davanti a quello scorcio, rincasando: non è un attimo speciale, quello in cui si tira il fiato a fine giornata davanti ad un’incantevole vista? Immedesimarsi è stato istintivo ma certamente la mia vita è diversa dalla sua, certamente lo sono anche i nostri modi d’essere e quindi anche i nostri modi d’incantarci davanti ad un paesaggio ed è anche per tutto questo che la sua fotografia è diversa dal mio piccolo dipinto; eppure, in qualche modo, abbiamo profondamente condiviso qualcosa. A pensarci bene, è pazzesco.

Già da un po’ succedono cose folli: in pochi secondi regaliamo al mondo istantanee della nostra vita che chissà quante persone possono immediatamente far proprie; la trovo una cosa allo stesso tempo stupenda e spaventosa: vogliamo davvero che gli altri scorgano e rivivano a modo loro certi nostri istanti? O li condividiamo solo per abitudine? È più intenso e prezioso creare catene emozionali o godere di un momento di intimo raccoglimento in cui non lasciar entrare nessuno? Dilemmi del terzo millennio…

Comunque, eccomi rapita da una foto di una sera non mia ma elaborata in una sera talmente mia che se non l’avessi dipinta nessun altro avrebbe potuto vederla. Chi l’ha fatta la magia? Io con la pittura? Giovanni con una fotografia? Entrambi con il web? Il mondo è pieno di piccole, pazzesche, preziose e meravigliose magie.

Un ultimo pensiero: tutti dovremmo perderci in albe che diffondono energia e tramonti che rasserenano, per iniziare e concludere al meglio le giornate, indipendentemente dagli imprevedibili andamenti di quella di ognuno.

Vi auguro un buon sognare (anche ad occhi aperti!) e vi do l’arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Opera: Un campo una sera.
Stato opera: disponibile.
Per maggiori info contattami (senza impegno) o visita gli shop, sarò lieta di risponderti.

9 risposte a "Un sogno una sera"

  1. mi sembra di avere già commentato questo post ma lo rileggo e lo ricommento volentieri.
    Tutti noi con la nostra interiorità e anche in modo diverso possiamo essere colpiti da una foto da un sogno ad occhi aperti o fatto durante le ore notturne e la cosa più magica è la condivisione del tutto , perchè la magia di un disegno può fari sognare o capire meglio la nostra realtà.
    Bacio serale Annetta

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