Iris e peonie, vasetti di… inchiostro!

Da alcuni anni uso l’alcool per fare liquori ma ora ho trovato anche un altro sfizioso utilizzo…

Conosci l’Iris? Una volta m’è capitato d’appoggiare un suo fiore appassito su un pezzo di carta, dimenticarmene e, dopo qualche ora, notare che aveva rilasciato colore sul foglio. Ovviamente mi sono chiesta se si potesse usare per dipingere ma quella volta non ho cercato risposta; non ho potuto però ignorare ancora l’idea vedendo che Elena (Ossidiana Art) raccontava d’aver fatto dell’inchiostro di Iris! Grazie alle sue indicazioni ci ho provato anche io.

Il post in cui Elena iniziava a mostrare il suo esperimento è era su facebook, clicca QUI se vuoi leggerlo e leggi anche i commenti e scriveva la ricetta rispondendo ad un mio commento. Se usi Instagram invece trovi il post cliccando QUI.

Io ho fatto alcune variazioni (in parte per distrazione e in parte per necessità) e se vuoi provarci anche tu ti dico il procedimento da cui ripartirò se vorrò sperimentare ancora, ricetta che nasce dopo aver ragionato su consigli, errori e rimedi. Eccola!

  • Poni all’ombra un vaso con un’infusione composta da ⅓ di alcool, ⅓ di acqua demineralizzata, ⅓ di petali (spezzetta la parte colorata, senza barbe, stami o altro).
  • Lascia riposare l’infuso pochi giorni: i petali cederanno il loro colore, levali prima che ingialliscano.
  • Strizzali e sostituiscili con petali freschi.
  • Lascia riposare anche questa mandata e ripeti l’operazione una terza volta, poi il colore dovrebbe essere sufficientemente intenso.
  • Filtra l’infuso ed ecco pronto un liquido colorante.
  • Per ottenere colori performanti nella stesura e durevoli nel tempo è utile, a volte indispensabile, aggiungere leganti (che danno corpo a liquido e toni) e additivi (migliorano ulteriormente il preparato e/o permettono effetti particolari). Come legante Elena ha aggiunto gomma di xantana/guar, io la gomma arabica ma scoprendo che questa (non so le altre) può nel tempo screpolare ho aggiunto un additivo, il fiele di bue, combinazione che in ambito pittorico è piuttosto comune.

Con pigmento + diluente + legante + additivo si dovrebbe ottenere il colore perfetto ma dobbiamo tener conto che l’artigianalità senza esperienza può portare a risultati instabili: non sentiamoci delusi se col passare del tempo noteremo alterazioni, più o meno spiacevoli, nel nostro inchiostro ed in quel che avremo dipinto con esso! Provarci è comunque entusiasmante e magari l’anno successivo potremo riprovare facendo modifiche ragionate.

Oltre alla ricetta aggiungo alcuni appunti:

  • Vanno usate piccolissime quantità di leganti ed additivi: dosiamo i liquidi a gocce e a “punte di coltello” le polveri, inoltre facciamo prove aggiungendoli solo ad una parte dell’inchiostro, così se non avessimo azzeccato le proporzioni non l’avremo compromesso tutto.
  • Nelle mie prove ho notato che la carta fa una notevole differenza, ancor più che usando colori “industriali”: meglio testarne diversi tipi perché la miscela che appare pessima su una può rivelarsi meravigliosa su un altra.
  • Un altro fattore di rischio (lavorando con pigmenti organici) è l’insorgere di muffe ma, essendo questa una soluzione alcolica, non dovremmo incappare nel problema.
  • Un pensiero prezioso (che Elena per prima non ha trascurato) è: rispettiamo la pianta! Non priviamone una di tutti i suoi fiori, cogliamo petali un po’ qua e un po là.

Avrai già capito, dalle fotografie, che mi sono lasciata tentare anche da un’altra fioritura caratteristica del periodo: le peonie! Ho letto che anche da loro è possibile estrarre colore (immagino che non con tutti i fiori sia fattibile o consigliabile) ed avendole a portata di mano ho voluto provare.

Credo d’averti raccontato tutto, spero che queste insolite chiacchiere ti abbiano incuriosito e se sei più esperto spero vorrai condividere la tua esperienza con chi passa di qua: puoi facilmente aggiungerla scrivendo un commento.

A tutti i curiosi, esperti ed inesperti do l’arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

Segnalibri-esperimento • 5,5×15 cm • inchiostro artigianale di iris e peonia • archivio personale

12 risposte a "Iris e peonie, vasetti di… inchiostro!"

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  1. Ciao Anna, questo post in effetti non l’avevo visto e hai fatto bene a segnalarmelo, perchè è molto interessante e, anche se in modo diverso, si sovrappone al mio per il fatto che ci siamo divertite a sperimentare tutte e due nel campo delle tinte… “L’artigianalità senza esperienza può portare a risultati instabili” è una frase che condivido assolutamente (sai quante volte il colori blu mi hanno virato al rosa!) così come il fatto che è comunque entusiasmante provarci. Il fatto di potersi valere dell’esperienza di qualcun altro è importante, così come farsi i propri appunti personali per non rifare gli stessi errori e migliorarsi. I tuoi risultati comunque sono ottimi, i dipinti delicatissimi, mi ricordano l’effetto della carta velina sovrapposta. Molto brava!

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    1. Ciao Ninfa, proprio così, è interessante e utile leggere degli esperimenti altrui, anche se non sono stati fatti per l’identico nostro scopo.

      Dopo tanto tempo posso aggiungere che la peonia è sbiadita e virata tendenzialmente meno dell’iris, ma anche il tipo di carta ha fatto la differenza.
      L’inchiostro avanzato è sbiaditissimo e viratissimo, inutilizzabile.
      Peccato non riuscire ad avere la costanza di continuare con prove e appunti. Vanno seguiti man mano che passano i mesi ed io sono troooppo distratta! 😅

      Effetto strati di carta velina? Non ci avevo pensato ma è proprio vero!

      Grazie mille della visita e del commento, alla prossima!

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  2. Ma che belli e che tinta meravigliosa si riesce ad ottenere. Devo essere
    sincera io non ci provo neppure , mortificherei i bei fiori per arrivare ad un infuso confuso e non ben fatto sicuramente . Mi limito ad ammirare i tuoi lavori che sono sempre più belli. Un bacione serale

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    1. Nella! Non è difficile, se proverai riuscirai ma… magari conviene aspettare di sapere se a lungo termine inchiostro e dipinti avranno retto! E non sprecherai fiori imitando una ricetta che magari è da correggere. Ne riparliamo tra un annetto, quando presumibilmente farò il punto della situazione! 😁
      Bacio serale a te!

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