Bisogno di spazio e paura del vuoto

Capita di sentire il bisogno di pause, di aria, di allontanarsi. Ne hanno bisogno anche i disegni, infatti non è raro incappare in citazioni, di designer e affini, che ruotano attorno al togliere piuttosto che aggiungere.
Certamente altre volte si preferiscono la vicinanza di altre persone e l’immergersi nelle situazioni e in campo creativo dipende da gusti, stili ed intenti: i riempimenti ininterrotti e fitti non sono sbagliati, l’errore è dimenticare di chiedersi se del vuoto serva.
Nel design di questo segnalibro ho lasciato spazio tra il testo e la decorazione e potrei accentuarlo ulteriormente ma anche amalgamare il tutto: otterrei effetti diversi senza che una versione sia necessariamente più corretta di un’altra.

Credo siano pochi i canoni inflessibili, soprattutto in campo artistico, sono invece molti quelli indicativi, utili punti di riferimento che stimolano l’elaborazione creativa in modo efficace: lasciarsi andare ad una “libertà inconsapevole” è meraviglioso ma è altrettanto bella, realizzante ed interessante la “libertà consapevole” di decidere capendo le cose; quale sia il percorso migliore dipende dalle circostanze e dagli obiettivi.

Curiosità: sai che esiste una vera e propria paura degli spazi vuoti? Penso riguardi solo gli spazi “reali”, non i disegni, e si chiama kenofobia. Io percepisco male il vuoto solo in concomitanza con l’acrofobia, la paura delle altezze: faccio spesso escursioni in montagna ma sui tratti esposti è facile che mi blocchi. “Soffrire di vertigini” è la definizione comune per indicare l’acrofobia ma è errata: quelle sono un sintomo che non è detto compaia, io non le ho mai provate. Se ti va di curiosare anche una camminata montanara clicca qui: Il Nefelgiù (vista Toggia e Vannino) e le non-vertigini.
Dicono che le fobie si possono combattere, se affrontate nel modo più corretto… Chissà, si può sempre migliorare, nel disegnare e in qualsiasi altro campo del vivere.

Ti ringrazio per aver osservato le mie immagini e letto le mie chiacchiere, spero che ti abbiano messo voglia di tornare a curiosare, quindi: arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

SEGNALIBRO “leggendo puoi sognare ed imparare” • dipinto a mano su carta, plastificazione protettiva • 5×17 cm circa •

5 pensieri riguardo “Bisogno di spazio e paura del vuoto

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  1. interessante come sempre il leggerti mia cara Anna. Lo spazio e il vuoto nell’ arte è questione di gusti. Personalmente io preferisco lo spazio senza parlare poi delle vertigini che mi hanno sempre bloccato fin da piccola. Anzi noto un miglioramento ora. Grazie e un abbraccio forte mia cara

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    1. Ciao Nella, mi piace sempre raccontare qualche curiosità in sintonia con quel che creo, grazie di apprezzare!
      Per fortuna ogni tanto invecchiando si migliora (le tue vertigini e, spero, la mia acrofobia)…
      Un abbraccione a te!

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Scrivi una risposta a Alessia di Piattoranocchio Cancella risposta

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