L’elfo di Babbo Natale che è in me è sufficientemente indaffarato con le commissioni (grazie di cuore ha chi ha acquistato le mie creazioni per queste feste!) ma ho deciso di ignorarle per un attimo: quella delle stampe d’arte è una tecnica che avevo provato tanti anni fa (al liceo artistico!) e che mi aveva affascinata e iniziare a dedicarmi anche ad essa è un regalo che volevo assolutamente farmi prima della fine dell’anno.

Il progetto che mi girava per la testa da un po’ era realizzare illustrazioni “travestite da biglietto d’auguri”: non i soliti biglietti di scarso valore (se non affettivo), da cestinare dopo averli letti o da dimenticare nelle scatole dei ricordi ma delle vere opere d’arte! Da poter usare, volendo, come biglietti d’auguri.
A me le cartoline illustrate affascinano da sempre, da piccola mi piaceva scegliere quali inviare e rileggere quelle ricevute nel tempo in famiglia, soprattutto quelle con dediche più vecchie di me. Ora che “faccio arte” non poteva che venirmi voglia di crearne di mie! Ci avevo già provato, realizzando però pezzi unici troppo elaborati e costosi (o svenduti). Forse la stampa d’arte è la tecnica ideale!

Preparare la matrice può richiedere qualche passaggio in più di un classico disegno e incidere la lastra di linoleum con le sgorbie richiede pazienza e attenzione (anche alle dita he he he…) ma poi si può realizzare una tiratura di diversi esemplari piuttosto facilmente, non quanto stampando digitalmente ma molto più che ridipingendo completamente esemplare. L’importante per me è che sia vero artigianato: su alcuni e-commerce vedo molte cartoline che vengono proposte come originali e/o artigianali… ma lo è solo quella che ha l’autore in archivio, quelle che vi vende sono spesso delle banalissime stampe digitali! Siate attenti ai furbetti.
Pare che i biglietti d’auguri non siano più molto usati, renderli un piccolo regalo prezioso farà tornare a qualcuno la voglia d’inviare messaggi su carta? Con la speranza che accada vi saluto, arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!
Anna