Calligrafia e lettering, vecchie arti alla ribalta!

Da sempre rimango incantata davanti alle opere calligrafiche mentre, sebbene sia un’arte molto simile, ho sempre guardato solo con la coda dell’occhio quelle di hand lettering, infine però mi sono incuriosita, fino ad immaginarlo come prossimo tentativo artistico. Di lì a poco, ecco un provvidenziale guizzo di mia sorella: senza sapere quel che mi frullava in testa mi ha regalato un libro sull’argomento! 

Nel caso tu non conosca queste arti, prima di continuare col racconto personale ecco qualche indicazione, sono neofita ma non credo che leggerai corbellerie…

La calligrafia, o bella scrittura, è una disciplina artistica in cui si tracciano con abilità manuale dei segni grafici (lettere, numeri, simboli) in forma regolare, scegliendo tra stili di alfabeto canonici, sia storici che moderni. Semplificando, è come scegliere il tipo di font, di carattere (lo stile di alfabeto, appunto) con cui digitare un testo a computer. In certe composizioni compaiono variazioni, guizzi ed ornamenti ma sono personalizzazioni ed impreziosimenti che non vanno a deteriorare la riconoscibilità dello stile.

Il lettering è l’arte di disegnare lettere in modo creativo. Non si riproducono necessariamente alfabeti canonici, piuttosto si assecondano la propria mano, il proprio gusto ed il significato di ciò che si sta scrivendo, dando alle lettere sembianze anche (ma non necessariamente) molto strane, o impaginando il testo in grafiche ed illustrazioni più o meno complesse. Alcuni accorgimenti sono comunemente d’uso per esercitarsi, per progettare e come “trucchi” per ottenere segni aggraziati ma non sono regole vincolanti. Si può parlare di hand lettering quando l’elaborazione è totalmente manuale.

Finita la lettura del libro (Hand lettering – Alfabeti creativi, di Sandra Brezina, Edizione italiana di Giunti) ero entusiasta ed ho subito realizzato la mia prima composizione! Poi, nell’approfondire l’argomento mi sono imbattuta in un’infinità di informazioni, immagini e video, incappando anche in alcuni calligrafi e furia di stimoli m’è tornato in mente qualcosa che, quando m’era capitato in mano anni fa, non ero stata in grado di far funzionare mentre ora, grazie a qualche informazione in più comparsa sul web, l’impresa è riuscita ed ecco i miei primi ignoranti (ma entusiasmanti) tentativi coi cimeli di famiglia!

Questo set di fusto e pennini è il Pelikan Graphos, ho letto che questo modello dovrebbe essere una delle prime penne moderne per il disegno tecnico e la calligrafia, in produzione nel periodo 1934-1969. Sarà stata la prima penna di papà geometra? O una di nonno Gino, che era bravo in calligrafia? Pare fosse di papà ma per sua fortuna sono presto diventate d’uso (rispetto a quando ha iniziato a lavorare) penne ancora più pratiche, per mia fortuna però le “robe vecchie” in questa famiglia sono raramente considerate da buttare.

Hand lettering is my new art? Non ne sono certa ma ho iniziato ad allenarmi un po’ anche con la calligrafia (quella vera, la scritta dell’immagine qua sopra è solo una prova di funzionamento della penna e traccia caratteri quasi casuali) ed ho completato due piccole idee di hand lettering. All’inizio di questo post ho mostrato quello in cui ho impaginato la scritta “La quiete e la tempesta”, che è chiaramente ispirata al titolo di una famosa poesia ma è anche il possibile titolo di un progetto che mi piacerebbe sviluppare.

Spero di averti incuriosito e che tornerai a vedere se queste idee procedono, o le altre cose che combino: arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

6 risposte a "Calligrafia e lettering, vecchie arti alla ribalta!"

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  1. Podríem dir que ets una artista exploradora ! 😉 Com tu dius, l’entusiasme no es cap garantia d’èxit, però si que es un primer pas per entrar en aquesta nova disciplina , que per altre part, la pots combinar amb èxit, amb la teva vessant artística. Segur que trobaràs algun camí que t’hi porti !.
    Ànims i força !.

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    1. Grazie per l’incoraggiamento Artur, è proprio come dici, seguo sempre nuove strade! Devo sperare che chi mi segue resti incuriosito e non si perda con tutti questi cambiamenti. Forse un giorno troverò un’identità più precisa, per il momento posso dire di puntare sulla versatilità.
      Saluti! 🙂

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  2. Che grande artista che sei Anna mia, per me l’arte della calligrafia è la cosa più difficile che esista. Posso sbagliarmi, anzi mi sbaglio senza dubbio. Ricordo quando ero in collegio che le monache avevano iniziato a fare un corso di calligrafia, e ricordo la grafica romana,( forse non è neppure il nome giusto) e i tratti più marcati e più leggeri.
    A parte le mie disquisizioni inutili, mille complimenti e un abbraccio forte

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    1. Ciao Nella!
      In effetti dev’essere molto complicato provarci se non è una cosa che ispira, nel mio caso invece è stato un peccato non aver frequentato una scuola che ne prevedesse lo studio! Per te sarà stata la lezione tortura, per me sarebbe stata l’ora d’aria… Purtroppo nonno Gino è morto quando ero troppo piccola, altrimenti magari sarebbe capitato d’imparare da lui. Poi magari scoprirò di non essere poi così brava eh, l’entusiasmo non è garanzia di successo! 😅 Vedremo…
      Un saluto ed un abbraccio mia cara e grazie!

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