L’antica Hatria… frammenti da Atri

“Su uno sperone attorniato da querce e ulivi, tra le valli del Vomano e del Piomba, l’antica Hatria…”
Che incipit incantevole recita la mia guida! Immaginerete che averlo letto m’abbia estremamente invogliata, invece non mi sono recata ad Atri stuzzicata da questo, perchè la guida l’ho presa in mano solo una volta arrivata lì: una serie di eventi hanno fatto sì che partissi verso questa cittadina, anzi verso tutta la mia prima vacanza in Abruzzo, totalmente impreparata, lasciando che le suggestioni mi cogliessero direttamente sul posto.

Sono tanti i luoghi di cui non conosciamo nulla ma che hanno molto da mostrare e raccontare, l’ho capito da tempo; da Atri però non ero preparata a ricevere sorprese, perché l’avevo già sentita nominate più volte ma non avevo immagini o informazioni fissate nella mente e devo essermi convinta che, essendomi rimasto impresso solo il nome, non avesse nulla con cui ammaliare.
Ho capito che la mia sensazione era sciocca già avvicinandomi e poi, camminando per le sue strade, l’ho apprezzata sempre più ed ha voluto regalarmi delle suggestioni con cui creare: riguardando le fotografie che vi ho scattato è spuntata la voglia di farle giocare con la fantasia e la pietra d’Istria del duomo, esaltata dallo sfondo di un cielo meravigliosamente blu, è stata l’immagine più incisiva; da lì sono partita per il mio fantasioso percorso creativo, divertendomi a far scivolare i colori anche “senza filtri”, direttamente con le dita.

Ho usato l’immagine della mia mano sporca di colore anche su facebook e con l’amica artista Barbara Piana abbiamo convenuto che «le mani “sporcate” dal nostro lavoro sono bellissime, il trucco migliore che possiamo sfoggiare» e vi confesso che quando succede di sporcarle mi dispiace, poi, lavare via il colore dalle dita… forse è per aneddoti come questo che gli artisti sono considerati un po’ matti? Attenti, se m’incontrate, a stringermi la mano, he he he…

Comunque, eccomi alla fine del piccolo racconto di com’è nata questa immagine e se volete vedere una mia cartolina (realistica) di Atri vi invito a cliccare Le fotografie che ricordano e ispirano, una cartolina sull’altro mio (ma non solo mio) blog “Quasi come cartoline”.
Non mi resta che darvi l’arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

Frammenti di viaggio IV • gessetti, pastello e carboncino su carta • 30×42 cm circa •

2 risposte a "L’antica Hatria… frammenti da Atri"

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  1. Un disegno fatto di molta fantasia ma anche spinto dalla molta realtà che ha prodotto il disegno stesso.. Spesso , evitiamo luoghi o per pigrizia o per disinteresse o più semplicemente per dimenticanza , poi abbiamo voglia di vedere e ci scopriamo affascinati ma anche spronati dagli stessi come operare e trasmettere il tutto. Ti stringo tutte e due le mani Annetta mia

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