Intelligenza non artificiale

Il mio smartphone ha imparato ad imitarmi? Calma, con la tecnologia si possono fare cose belle, utili e sane, se usata senza spegnere l’intelligenza “vera” e questa non è una “intelligenza artificiale” col permesso di sostituire l’intelligenza e la manualità naturali: senza le mie scelte ed i miei gesti l’app in causa non saprebbe creare nulla!

Ecco cosa succede: si posiziona un foglio sulla tavoletta Repaper, si infila sulla matita (o altro strumento) il Repaper Ring (nella foto coperto dal mio dito, ops), e mentre si disegna “vecchio stile” la tavoletta rileva i tratti e li memorizza. Tramite l’app Repaper Studio si può vedere il processo in diretta e calibrare gli strumenti, per migliorare l’imitazione o cercare risultati particolari.
Oppure si può accendere la tavoletta ma collegarla solo successivamente all’app, per scaricare gli appunti catturati “al buio”.
Ultimo accessorio da nominare: il Repaper Stylus, per usare la Repaper come normale tavoletta grafica.

Nell’immagine sopra vedi l’app che mostra in diretta l’imitazione dei miei tratti. Su carta ho disegnato sempre con una matita di grafite mentre sull’app ho giocato in due modi: in un caso settando diversi strumenti, colori, livelli, e nell’altro mantenendo lo stile della matita di grafite.

Puoi vedere un breve video dell’elaborazione “grafite – grafite” (più aggiunta di colori finale) cliccando questi link: FacebookInstagramGoogle.

Puoi vedere un breve video dell’elaborazione “grafite – colori” cliccando questi link (in aggiornamento): FacebookInstagramGoogle.

Il paesaggio è uno schizzo ispirato ad una delle belle fotografie di Luigi Nespeca, ti consiglio di visitare il suo sito e curiosare i suoi social; da notare che su YouTube potrai anche immergerti nelle passeggiate fatte per realizzare gli scatti!

Preferendo creare immagini in modo “tradizionale” piuttosto che digitale non ho mai voluto mezzi tecnologici super prestanti ma non sono nemmeno prevenuta, quindi vedendo una “tavoletta scanner” che dialoga col disegno su carta mi sono molto incuriosita.

No, non è una bacchetta magica in grado di rilevare perfettamente quel che tracciamo, mentre lo tracciamo. Io dico che fa una “imitazione”, più o meno fedele a seconda dei casi. I miei gesti devono ancora imparare ad interagire bene coi settaggi che questo mezzo offre e devo ragionare sulle possibilità di utilizzo ma, presa dall’entusiasmo, mostro subito questi primi approcci.

N.B. Se cerchi una recensione più precisa sappi che ho intenzione di farla, prima devo però provare questo mezzo in modo più consistente.

Sono molto felice che Luigi abbia apprezzato come ho giocato col suo scatto (le Montagne che cingono la Valle dell’Orfento, una delle valli più affascinanti del Parco Nazionale della Maiella, in una giornata di contatto tra le due stagioni Autunno e Inverno) e lo ringrazio per avermi concesso di pubblicare la sua foto.
A te sono piaciuti il disegno, lo scatto, e il dialogare tra loro? E com’è il tuo rapporto con la tecnologia? È fatto più di entusiasmo, repulsione o cauti avvicinamenti? Raccontamelo con un commento al post, se ti va.

Sperando di aver acceso la tua curiosità (non dimenticarti di visitare gli spazi web di Luigi, prometto che troverai bellissime visioni), ti ringrazio per avermi dedicato del tempo, arrivederci al prossimo post tra realtà e fantasia!

Anna

Primi approcci con la Repaper • disegni tradizionali e digitali •

2 risposte a "Intelligenza non artificiale"

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  1. Una curiosa experiència la d’aquesta aplicació que no coneixia. Penso però, que la creativitat humana , no serà tant fàcil de adquirir per una aplicació, com bé dius, per ara !, segueixen les nostres indicacions, per obtenir un resultat… i per tant, continuo preferint els artistes de “carn i ossos” !! 🙂
    Gràcies per compartir la experiència i el link del teu amic.
    Salut i bones festes de Nadal 😉

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    1. Trovo la Repaper interessante perché si basa sul disegno “vero”.
      Ho approfittato per fare commenti sull’intelligenza artificiale ma questa è tutta un’altra cosa, sicuramente più sana, impegnativa e gratificante.
      È meno artificiale anche rispetto ad una tavoletta grafica (a seconda della modalità con cui viene usata), e comunque anche nel disegno digitale il gesto umano c’è, anche se linee e colori sono digitali.
      Creativi e artisti elaborano idee e sensazioni, e si destreggiano tra gusto estetico e gesti, tutto ciò dà alle creazioni umane qualcosa in più, dà loro valore. Ad una “AI” mancheranno sempre queste cose quindi, per quanto sempre piu “belli” e precisi, i suoi risultati non dovrebbero mai essere paragonabili ai nostri, e volerli usare come alternativa fa qualcosa che, quasi sempre, danneggia l’umanità. Credo che dovrebbero essere usati solo per divertimento, esperimento, supporto.

      Lieta che abbia trovato le prime considerazioni e il link interessanti. 🙂

      Buone feste Artur, un abbraccio!

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